Comunicato stampa del 13 luglio 2011

Un porto denuclearizzato per una Napoli città di pace

13 luglio 2011 - Comitato Pace e Disarmo

Martedì 12 luglio, nella sala multimediale del Consiglio Comunale di Napoli, si è svolta l’assemblea organizzata dal Comitato Pace, Disarmo e Smilitarizzazione del Territorio – Campania sul tema “NAPOLI PORTO DI PACE”.

Introdotti da Flavia Lepre, sono intervenuti Phil Rushton, Andrea Vastano, Ermes Ferraro ed Angelica Romano, tutti attivisti del Comitato, che dalla metà degli anni ’90 si batte per la smilitarizzazione del territorio regionale.

Sono state affrontate dai relatori sia le questioni relative al rischio ambientale e per la salute della comunità derivante dal transito e la sosta di natanti militari a propulsione nucleare nei nostri mari, sia le azioni già intraprese dal Comitato, con diverse manifestazioni, denunce e iniziative di controinformazione.

Una volta ottenuta dalla Prefettura almeno una parte del Piano di Emergenza Esterna del Porto di Napoli, ad aprile è stata inoltrata una diffida al Sindaco di Napoli pro-tempore, affinché fosse finalmente data ai cittadini un’informazione obbligatoria e preventiva sul rischio nucleare, la cui responsabilità è posta a suo carico dalla normativa nazionale risalente al 1995.

In proposito, su invito del Comitato, è intervenuto Alessio Postiglione, a nome del nuovo Sindaco, dichiarando che de Magistris è in totale sintonia con le battaglie per una Napoli di pace e per un porto denuclearizzato. Grazie al Comitato, ha aggiunto, l’Amministrazione ha potuto finalmente prendere conoscenza del Piano di Emergenza e si prepara ad assolvere al suo compito d’informazione diramando una nota ufficiale, nella quale i cittadini napoletani saranno avvisati di tale pericolo  e del fatto che sarà a breve predisposto un piano dettagliato d’informazione.

L’assemblea è proseguita con le stimolanti relazioni di due giornalisti de il Manifesto: Marinella Correggia (che ha parlato della guerra in Libia e delle possibili azioni dirette e popolari per contrastare la presenza italiana in quel conflitto) e Michele Giorgio (che si è occupato invece della pericolosa tendenza a ‘nuclearizzare’ gli stati arabi mediterranei e del vicino oriente, con un perverso intreccio fra centrali e armamenti atomici).

I problemi relativi alla costruzione della gigantesca base NATO al lago Patria – che ospiterà dal prossimo autunno i principali Comandi alleati dell’Europa Mediterranea e dell’Africa – ed al suo impatto ambientale e sociale sull’area giuglianese, sono stati illustrati da Umberto Oreste.

Le conclusioni, dopo una comunicazione di Antonio Lombardi  sul prossimo incontro del Comitato, martedì 19 p.v.,sono state affidate al missionario comboniano p. Alex Zanotelli, che ha stigamtizzato l’indifferenza della classe politica italiana all’escalation delle spese militari, incoraggiando il Comitato Pace e Disarmo della Campania a battersi ancora per un porto smilitarizzato e perché il quartier-generale NATO di Lago Patria diventi occasione per una mobilitazione nazionale di chi si opponga alla guerra ed alla militarizzazione del territorio.

Per contatti: Ermes Ferraro (349 3414190)

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