Lettera di medici ed accademici a sostegno di Gaza e contro l'agressione Israeliana

23 luglio 2014 - Comitato Pace e Disarmo

Dr Richard Horton
Editor
Lancet
21 lug 2014
 
Dear Dr Horton,
 
Noi, sottoscritti, siamo medici e scienziati che spendono la loro vita nella cura e la tutela della salute e della vita umana. Siamo inoltre persone informate; insegniamo l'etica delle nostre professioni, insieme alle conoscenze e alla pratica delle stesse. Noi tutti abbiamo lavorato a Gaza e da anni conosciamo la sua situazione.
Sulla base della nostra etica e pratica, denunciamo ciò cui stiamo assistendo nell'aggressione di Gaza da parte di Israele.

Su questa base chiediamo ai nostri colleghi, professionisti giovani e anziani, di denunciare l'aggressione israeliana. Noi stessi siamo pronti a essere testimoni pubblici di ciò che sappiamo.

Accogliamo con favore l'opportunità di parlarne sui mass media e anche di scriverne per riviste. Sfidiamo la perversità di una propaganda che giustifica la creazione di una situazione di emergenza per mascherare un massacro, definendolo una "aggressione difensiva". In realtà è uno spietato assalto di durata, portata e intensità illimitate. Desideriamo precisare i fatti così come li vediamo e le loro implicazioni sulla vita di un popolo.
Siamo sconvolti per l'assalto militare su semplici civili a Gaza con il pretesto di punire i terroristi. Questo è la terza aggressione militare su vasta scala a Gaza dal 2008. Ogni volta il bilancio delle vittime è costituito principalmente da innocenti a Gaza, in particolare donne e bambini, sotto il pretesto inaccettabile di Israele di sradicare partiti politici e la resistenza all'occupazione illegale e all'assedio da parte di Israele.
Questa azione terrorizza anche quelli che non sono direttamente colpiti, e ferisce l'anima, la mente e la resilienza delle giovani generazioni. La nostra condanna e disgusto sono ulteriormente aggravati dal rifiuto di permettere l’arrivo a Gaza di  aiuti e rifornimenti esterni per alleviare la terribile situazione.
Il blocco su Gaza è stato ulteriormente inasprito rispetto durante l’anno appena trascorso e questo ha imposto un caro prezzo alla popolazione. A Gaza, la gente sa che la morte può arrivare a causa della fame, della sete, della mancanza di farmaci, dell'inquinamento, della mancanza di energia elettrica, dall’assenza di qualsiasi mezzo per ottenere un reddito, non solo da bombe e granate. Tutti questi problemi sono sentiti da tutti a Gaza, più acutamente che mai nel corso dell'ultimo anno. Mancanza di elettricità, carenza di benzina, acqua e scarsità di cibo, straripamento di fogne, risorse e posti di lavoro sempre più scarsi, sono tutti disastri causati direttamente e indirettamente dall'assedio. (1)

La gente di Gaza sta resistendo compatta a questa aggressione perché vuole una vita migliore e normale e, anche mentre piange nel dolore, sofferenza e terrore, rifiuta una tregua temporanea che non prevede una possibilità reale per un futuro migliore. Una voce sotto gli attacchi a Gaza è quella di Um Al Ramlawi che parla per tutti quelli di Gaza "Ci stanno ammazzando tutti comunque - sia una morte lenta per l'assedio, o una veloce da attacchi militari. Non abbiamo nulla da perdere - dobbiamo lottare per i nostri diritti, o morire "(2)

Gaza è bloccata per mare e terra dal 2006. Qualsiasi persona di Gaza, compresi i pescatori, che si avventuri al di là di 3 miglia nautiche dalla costa di Gaza, rischia di essere colpito dalla marina israeliana. Nessuno può uscire da Gaza attraverso gli unici due posti di blocco, di Erez o di Rafah, senza autorizzazione speciale degli israeliani e degli egiziani, difficile se non impossibile per molti da ottenere. La gente di Gaza non è in grado di andare a studiare all'estero, di lavorare all'estero, di visitare le proprie famiglie all'estero, o svolgere attività all'estero, per non parlare di andare in vacanza. Persone ferite e malate, inoltre, non possono con facilità uscire per ottenere cure specialistiche al di fuori di Gaza e molti sono morti per questo. L’entrata di cibo e medicine a Gaza è limitata e molti beni essenziali per la sopravvivenza sono vietati. Prima dell'attacco attuale, i materiali nei magazzini medici a Gaza erano già a un minimo storico a causa del blocco. (3) Sono ormai tutti esauriti. Allo stesso modo Gaza non è in grado di esportare i suoi prodotti. Poco prima dell'attacco, Israele ha anche ulteriormente ridotto il tenue flusso di merci consentite verso Gaza. (4) L'agricoltura è stata gravemente compromessa dall'imposizione di una zona cuscinetto tutto intorno alla striscia verso il confine con Israele, ed è ormai quasi completamente ferma. Olive e alberi da frutto vengono sradicati dai militari. I prodotti agricoli non possono essere esportati a causa del blocco. L'ottanta per cento della popolazione di Gaza dipende dalle razioni di cibo delle Nazioni Unite. Per potere ottenere razioni di cibo, una persona deve essere ai limiti della fame.

Gran parte degli edifici di Gaza e le infrastrutture erano state distrutte durante l'Operazione Piombo Fuso del 2008-9, e i materiali da costruzione sono stati bloccati in modo che le scuole, le case e le istituzioni non possono essere adeguatamente ricostruite. Le fabbriche distrutte dai bombardamenti sono state raramente ricostruite aggiungendo alla miseria causata dalla disoccupazione.

Nonostante le difficili condizioni, la popolazione di Gaza e i loro leader politici hanno recentemente deciso di risolvere i loro conflitti "senza armi e senza danno" attraverso un processo di riconciliazione tra le fazioni, in cui la loro leadership ha rinunciato a titoli e posizioni di potere, in modo da formare un governo di unità nazionale abolendo la politica di divisione tra fazioni che era iniziata nel 2007. Questa riconciliazione, se pur accettata da molti nella comunità internazionale, è stata immediatamente respinta da Israele.

Gli attacchi israeliani hanno bloccato questa opportunità di unità politica tra Gaza e la Cisgiordania e colpito una parte della società palestinese distruggendo le vite della gente di Gaza. Sotto il falso pretesto di eliminare il terrorismo, Israele sta cercando di distruggere la crescente unità palestinese. Tra le altre menzogne, viene fatta circolare la voce aberrante che i civili di Gaza sono ostaggio di Hamas, quando la verità è che la Striscia di Gaza è ermeticamente chiusa dagli israeliani e dagli egiziani.
 
In questo contesto, Gaza viene bombardata ininterrottamente negli ultimi 14 giorni, seguiti ora dall'invasione su terra di carri armati e migliaia di soldati israeliani. A più di sessantamila civili provenienti dal nord di Gaza è stato ordinato di lasciare le loro case in modo da poterle distruggere. Questi sfollati non hanno un posto dove andare, perché la parte centrale e meridionale di Gaza sono sottoposte a pesanti bombardamenti di artiglieria. L'intera Gaza è sotto attacco. L'unico rifugio a Gaza sono le scuole dell'UNRWA, un rifugio incerto già preso di mira durante Piombo Fuso, uccidendo molte centinaia di persone.
 
Il massacro di Gaza aggiornato al 21 luglio ammonta a un totale di 501 decessi secondo la BBC, tra cui 112 bambini, 41 donne di età compresa tra 18 e 60 anni, 25 persone oltre i 60 anni. I feriti ammontano  a 3.008, compresi 904 bambini, 533 donne di età 18-60 anni, 119 oltre 60 anni feriti. (5) Durante la notte il bilancio delle vittime è salito a 501, come annunciato da BBC News al mattino del 21 luglio 2014 e sta ancora aumentando. Quelli sepolti sotto le macerie non sono ancora conteggiati. Mentre scriviamo ci sono notizie dalla BBC del bombardamento di un altro ospedale, colpite l'unità di terapia intensiva e le sale operatorie, con la morte di pazienti e personale. Ora si teme per il principale ospedale di Al Shifa. Oltre a tutto ciò, non c'è nessuno a Gaza che non sia psicologicamente traumatizzato. Chiunque abbia più di 6 anni di età ha già vissuto il suo terzo attacco militare da parte di Israele.

Il massacro a Gaza non risparmia nessuno, e comprende i disabili e i malati negli ospedali, bambini che giocano sulla spiaggia o sul tetto, con una larga maggioranza di non combattenti. Ospedali, cliniche, ambulanze, moschee, scuole e l’edificio della stampa sono stati tutti attaccati, con migliaia di case private bombardate, indirizzando chiaramente il fuoco per colpire intere famiglie uccidendole all'interno delle loro case, e / o privare famiglie delle loro case cacciandole fuori pochi minuti prima della distruzione. Un'intera area è stata distrutta il 20 luglio, lasciando migliaia di sfollati senzatetto, accanto a centinaia di feriti e uccidendo almeno 70 persone. Questo va ben oltre lo scopo di trovare gallerie.
Nessuno di quelli attaccati qui  è un obiettivo militare. Questi attacchi mirano a terrorizzare, ferire l'anima e il corpo delle persone e rendere perversamente impossibile la loro vita nel futuro, demolendo anche le loro case e impedendo di ricostruirle.

Siamo testimoni del fatto che vengono utilizzate armi che, è risaputo, causano danni a lungo termine alla salute di tutta la popolazione; (6,7)in particolare armi a non frammentazione e bombe a testata pesante.
  
Siamo testimoni del fatto che armi mirate sono usato indiscriminatamente e sui bambini, e vediamo costantemente le armi "intelligenti"sbagliare mira (a meno che non siano volutamente usate per distruggere vite innocenti).

Denunciamo il mito propagato da Israele che l'aggressione avviene "preoccupandosi di salvare le vite dei civili e il benessere dei bambini Palestinese". Questo non è vero a giudicare dai fatti sul terreno, e tale mito viene diffuso deliberatamente per ingannare il mondo utilizzando loghi umanitari e parole a effetto.(8) Sappiamo che durante l'invasione di terra di Piombo Fuso, bambini sono stati allineati e uccisi a bruciapelo, e persone sono state raggruppate nelle case per poi colpirle con artiglieria pesante. Stanno venendo alla luce prove che questa invasione è condotta secondo le stesse regole di ingaggio.
Il comportamento di Israele insulta la nostra umanità, intelligenza e dignità, così come la nostra etica e sforzi professionali. Quelli di noi che vogliono andare e portare aiuto non sono in grado di raggiungere Gaza a causa del blocco.

Questa auto-definita "aggressione difensiva", di durata, portata e intensità illimitata, è qualcosa di ancora più spregevole che le "guerre preventive" di Bush, e deve essere fermata.

Inoltre, qualora l'utilizzo di gas sia confermato, questo è inequivocabilmente un crimine di guerra per il quale, prima di ogni altra cosa, dovranno immediatamente essere decretate severe sanzioni contro Israele con la totale cessazione di qualsiasi accordo commerciale e di collaborazione con l'Europa.
Mentre scriviamo, vengono riferiti altri massacri e minacce al personale medico dei servizi di emergenza e il rifiuto di ingresso per convogli umanitari internazionali. (9) Noi, come scienziati e medici non possiamo tacere mentre questo crimine contro l'umanità continua. Invitiamo anche i lettori a non rimanere in silenzio. Gaza intrappolata sotto assedio viene uccisa da una delle più grandi e più sofisticate moderne macchine militari del mondo. La terra è avvelenata da detriti di armi con conseguenze genetiche per le generazioni future. Se quelli di noi in grado di farsi sentire non lo fanno e non prendono posizione contro questo crimine di guerra, saranno anche loro complici della distruzione delle vite e delle case di 1,8 milioni di persone a Gaza.

Prendiamo inoltre atto con disappunto che solo il 5% dei nostri colleghi accademici israeliani hanno firmato un appello al loro governo per fermare l'operazione militare contro Gaza (10). Siamo tentati di concludere che, con l'eccezione di questo 5%, il resto degli accademici israeliani sono complici nel massacro e la distruzione di Gaza.

Ravvisiamo anche la complicità dei nostri paesi in Europa e in Nord America in questo massacro e ancora una volta l'impotenza delle istituzioni e delle organizzazioni internazionali nel fermarlo.

 

Paola Manduca, New Weapons Research Group and ex-University of Genoa, Italy

Sir Iain Chalmers, James Lind Library, Oxford.

Mads Gilbert, Professor and Clinical Head, Clinic of Emergency Medicine, University Hospital of North Norway.

Derek Summerfield, Institute of Psychiatry, King’s College,London.

Ang Swee Chai, Consultant Orthopaedic Surgeon, London.

Alastair Hay, Dept of Environmental Toxicology, University of Leeds.

Steven Rose, Emeritus Professor of Life Sciences, Open University.

Hilary Rose, Professor Emerita, University of Bradford.

Angelo Stefanini, MD, Public Health, Bologna, Italy

Andrea  Balduzzi, Zoologist, University of Genoa, Italy

Bruno Cigliano, MD, Paediatric Surgeon, University of Naples “Federico II”, Italy.

Carmine Pecoraro, MD, Nephrologist, Santobono Children Hospital, Naples, Italy,

Emilio Di Maria, MD PhD, Medical Genetics,University of Genoa, Italy

Franco Camandona, MD, Gynaecologist, ASL3, Liguria, Italy

Guido Veronese, MD, Clinical Psychologist, University of Milan-Bicocca, Italy

Luca Ramenghi. MD, Neonatology, Gaslini Childrens’ Hospital, Genoa, Italy

Marina Rui, Chemist, University of Genoa, Italy

Pierina DelCarlo, MD, Paediatrician, Massa, Italy

Sergio D’agostino, MD, Paediatric Surgeon, Hospital Vicenza, Italy.

Silvana Russo, MD, Pediatric Surgeon, Santobono Children Hospital, Naples, Italy.

Vincenzo Luisi, MD, Paediatric Cardiac surgeon, Massa Hospital, Italy.

Stefania Papa, Environmentalist, University of Naples, Italy.

Vittorio Agnoletto, MD, University Statale, Milan, Italy

Mariagiulia Agnoletto, Psychiatrist, Milan, Italy

 

 

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