Voci dal Ponte:“E’ stata dura,ma ce l’abbiamo fatta”
Ciao cari,
sabato sono stato in contatto tutto il giorno con Marco ad Erbil per coordinarci per questa attività, mentre io dal mio canto sono riuscito a organizzare con il fornitore le quantità e la logistica. L’accordo era dunque sulla distribuzione di un pacco contenente un pasto ipercalorico e un succo di frutta, tutto moltiplicato per 20.000 persone. Quindi ho fatto richiesta di conservare le bevande in frigorifero fino a domenica mattina, e ho stampato i fogli con i loghi dei donatori e del distributore. Poi ho contattato l’associazione HaRiKAR per organizzare il trasporto degli operatori al confine con la Siria: i nostri Sherwan, Walad e Suleman Ali si sarebbero fatti trovare a Dohuk, da dove sarebbero partiti con le macchine di HaRiKAR.
I dipendenti della compagnia dalla quale abbiamo acquistato i beni ci hanno aiutato a caricarli sul tir e si sono assicurati che le bevande rimassero fredde (li ringrazio perché sono stati davvero utili) . A Pesh Khabour c’erano circa 20.000 persone ad aspettarci intorno alle 12: molti erano davvero in uno stato di forma affatto buono, e avevano bisogno di assistenza di ogni tipo. C’erano inoltre anche alcuni inviati dei mezzi di informazione, tra cui Badina TV, che ci ha intervistati, e Rudaw News. In 5 ore abbiamo distribuito i beni a tutte le persone.
Durante tutta la distribuzione sono stato in contatto con il nostro staff, che ha lavorato con non poche difficoltà e piccoli problemi, ma che per fortuna siamo stati capaci di risolvere rapidamente. E’ stata davvero una giornata lunga e intensa, perché tutto andava fatto in 24 ore. Per questo ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questa attività. Compresa la gestione a distanza da Erbil che ha deliberato in tempo i fondi necessari, senza i quali niente di tutto ciò sarebbe stato possibile.
Vi saluto calorosamente,
Bradost