Voci dal Ponte:“E’ stata dura,ma ce l’abbiamo fatta”

Lunedì pomeriggio riceviamo il resoconto dell’attività di distribuzione effettuata a Peshkhabour a favore di 20.000 sfollati iracheni. A scriverci è Bradost, nostro operatore a Dohuk del progetto di assistenza e orientamento ai rifugiati siriani. “E’ stata davvero una giornata lunga e intensa, perché tutto andava fatto in 24 ore. Per questo ringrazio tutti coloro che hanno resa possibile questa attività”.
16 agosto 2014
Fonte: http://www.unponteper.it - 12 agosto 2014

Ciao cari,

sabato sono stato in contatto tutto il giorno con Marco ad Erbil per coordinarci per questa attività, mentre io dal mio canto sono riuscito a organizzare con il fornitore le quantità e la logistica. L’accordo era dunque sulla distribuzione di un pacco contenente un pasto ipercalorico e un succo di frutta, tutto moltiplicato per 20.000 persone. Quindi ho fatto richiesta di conservare le bevande in frigorifero fino a domenica mattina, e ho stampato i fogli con i loghi dei donatori e del distributore. Poi ho contattato l’associazione HaRiKAR per organizzare il trasporto degli operatori al confine con la Siria: i nostri Sherwan, Walad e Suleman Ali si sarebbero fatti trovare a Dohuk, da dove sarebbero partiti con le macchine di HaRiKAR.

I dipendenti della compagnia dalla quale abbiamo acquistato i beni ci hanno aiutato a caricarli sul tir e si sono assicurati che le bevande rimassero fredde (li ringrazio perché sono stati davvero utili) . A Pesh Khabour c’erano circa 20.000 persone ad aspettarci intorno alle 12: molti erano davvero in uno stato di forma affatto buono, e avevano bisogno di assistenza di ogni tipo. C’erano inoltre anche alcuni inviati dei mezzi di informazione, tra cui Badina TV, che ci ha intervistati,  e Rudaw News. In 5 ore abbiamo distribuito i beni a tutte le persone.

Durante tutta la distribuzione sono stato in contatto con il nostro staff, che ha lavorato con non poche difficoltà e piccoli problemi, ma che per fortuna siamo stati capaci di risolvere rapidamente. E’ stata davvero una giornata lunga e intensa, perché tutto andava fatto in 24 ore. Per questo ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questa attività. Compresa la gestione a distanza da Erbil che ha deliberato in tempo i fondi necessari, senza i quali niente di tutto ciò sarebbe stato possibile.

Vi saluto calorosamente,

Bradost

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