Nasce l'hub della Nato contro crisi e terrore

Martedì a Lago Patria taglio del nastro del nuovo centro: ecco ruoli e competenze
3 settembre 2017 - Giovanni Marino
Fonte: La Repubblica

L’informazione, oggi, è tutto. Se tempestiva, permette di prevenire o di agire, se necessario, rapidamente. Specie per un organismo internazionale alle prese con nuove “sfide” come (testualmente) vengono definite alla Nato le crisi che vanno sotto il nome di terrorismo, guerre e migrazione di uomini, donne e bambini costretti a rischiare la vita per sfuggire ai massacri che vengono perpetrati nei loro paesi.

“Sfide” da vincere, naturalmente, per garantire pace e stabilità in territori che definire difficili è davvero riduttivo. Ed è sotto il segno di uno scambio continuo di informazioni, di notizie (“sharing information”), che martedì, nella base Nato di Lago Patria verrà ufficialmente inaugurato con tanto di taglio del nastro il nuovo hub di direzione strategica della Nato per il Sud (Nsds Hub, Nato strategic direction south, la denominazione ufficiale).
Il programma per martedì prevede una breve cerimonia durante la quale interverranno l’ammiraglio Michelle Howard (la donna dei record per la sua eccellente carriera militare), comandante del Jfc Napoli (sigla che sta per Allied Joint force Command Naples), e Alejandro Alvar Gonzalez, vice segretario generale delegato alle relazioni pubbliche e alle politiche di sicurezza.

Sui media, in questi mesi di indiscrezioni sulla nascente struttura, il centro è stato chiamato hub antiterrorismo, ma è una definizione che non piace affatto allo Jfc di Napoli perchè, spiegano, non definisce l’ampiezza delle situazioni con cui misurarsi e soprattutto il ruolo complessivo della nuova struttura: lavorare con i Paesi, raccogliere le informazioni e diffonderle.

Un passo indietro per capire come è nato questo nuovo polo che fa compiere un ulteriore salto di qualità e importanza strategica alla base allocata a Lago Patria in quella che può definirsi una vera e propria cittadella della Nato moderna e ipertecnologica. Dunque, nel corso del vertice di Varsavia del 2016 la Nato approvò la messa a punto di un quadro di riferimento che permettesse una migliore comprensione delle sfide (termine che torna di frequente anche nelle note ufficiali) e delle minacce provenienti dal Medio Oriente e dall’Africa.

La discussione che ne seguì ha dato alla luce l’hub di direzione strategica per il Sud per - dicono allo Jfc Naples - «migliorare il livello di consapevolezza e la comprensione delle opportunità e delle complicate situazioni che tali regioni rappresentano». Nel contempo, aggiungono, «l’hub contribuirà al coordinamento globale delle attività della Nato». Il colonnello dell’ aeronautica francese Eric Asselin sarà il vice direttore (attualmente svolge pure le funzioni di direttore, ruolo che verrà attribuito formalmente in seguito) della struttura ma, ovviamente, tutto avrà la supervisione dell’ammiraglio Howard.

E proprio Howard in queste settimane ha parlato dell’hub diffusamente in diverse occasioni ufficiali per spiegarne ragioni e scopi principali. Riassumendo, ha ribadito che l’Hub Nsds, nato sotto il tetto e la guida del Jfc Naples, è stato progettato per raccogliere informazioni e analizzare una serie di questioni che includono il terrorismo, la migrazione e i temi degli allarmi ambientali.

Il nuovo centro si concentrerà sulle regioni meridionali per includere il Medio Oriente, il Nord Africa e il Sahel, l’Africa subsahariana e le aree adiacenti, i mari e lo spazio aereo compresi. Uno dei ruoli dell’hub sarà quello di collaborare anche con diverse agenzie al di fuori della Nato e delle strutture militari nazionali per raccogliere il maggior numero di informazioni possibile e diffonderne la conoscenza.

L’ammiraglio Howard ha detto che l’hub è solo uno dei modi in cui la Nato intende contribuire a una migliore comprensione e cooperazione tra i partner e le parti interessate sulla situazione di questi territori. Un tassello, dunque, di una strategia più completa. «Possiamo probabilmente fare molto di più se lavoriamo insieme», ha detto Howard pochi giorni fa a Bruxelles. «Per me, il primo passo è condividere informazioni - ha insistito - Se possiamo capire cosa stanno facendo tutti, possiamo andare molto lontano, insieme».

L’hub, che si trova nel Main Complex della cittadella di Lago Patria, sarà a pieno regime entro dicembre. Entrato in funzione il primo settembre, martedì, come detto, avrà la sua cerimonia ufficiale di presentazione. Da qualche settimana, poi, è on line anche un sito web interamente dedicato alla nuova struttura. Un portale costantemente aggiornato con video, fotogallerie, interviste, notizie, su tutto ciò che può riguardare la struttura. Un ulteriore indizio di quanto la Nato abbia a cuore questo centro e di come lo Jfc Naples assuma sempre più importanza.

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