Legge di Iniziativa Popolare su “Trattati internazionali, basi e servitù militari”

Conferenza Stampa per la promozione della legge in Campania
20 gennaio 2008 - Vittorio Moccia

Napoli, 23/01/2008 ore 12.00
Antisala dei Baroni, Maschio Angioino

Intervengono:
Padre Alex Zanotelli - Missionario Comboniano
Angelica Romano - Un Ponte Per...
Vittorio Moccia - Associazione PeaceLink

Il Comitato Pace, Disarmo e Smilitarizzazione del Territorio di Napoli, firmatario in Cassazione della Legge di Iniziativa Popolare su “Trattati internazionali, basi e servitù militari”, e gli altri comitati per la pace delle province campane, annunciano l’inizio della campagna di raccolta firme a sostegno di una legge che renda operativo il principio, sancito nella Costituzione Italiana, secondo il quale l’Italia ripudia la guerra.

La presenza invasiva, sul territorio nazionale, di strutture militari, dotate in taluni casi di armamenti di distruzione di massa, è sempre più finalizzata, come dimostrano i recenti eventi bellici, ad un uso spregiudicato (la “guerra preventiva”) ed offensivo delle armi contro altri popoli. Inoltre la presenza di basi militari ed il sistema delle relative servitù è regolato da trattati internazionali e da accordi militari secretati e mai ratificati dal Parlamento Italiano.

Per tale motivo la proposta di legge, alla quale si chiede di aderire, intende far chiarezza sui questi temi e, in ottemperanza all’art. 11 della Costituzione Italiana, propone:


  1. La desecretazione di tutti gli accordi militari e l’obbligo della ratifica parlamentare degli stessi.
  2. Il divieto di ratificare qualsiasi accordo militare o alleanza strategica che prevedano, sotto varie forme, la guerra di aggressione. La conseguente proibizione della permanenza o del transito, sul territorio italiano, di armi di distruzione di massa (nucleari, chimiche o batteriologiche), nonché il divieto della ricerca, della produzione e dell’acquisto di tali armi.
  3. La riconversione delle strutture militari in strutture civili, dopo un termine massimo di dieci anni, preservando l’occupazione.
  4. L’adeguamento alle normative di tutela ambientale delle strutture militari attuali e future, previo accordo con gli enti locali per l’insediamento delle stesse ed il divieto dell’uso di strutture civili (porti, ferrovie, aeroporti) per scopi militari.
  5. La sospensione dei progetti in corso di nuove installazioni militari o ampliamento delle basi militari esistenti.

L’entrata in vigore di questa legge segnerebbe una svolta concreta verso il disarmo e la smilitarizzazione dei territori. Per questo invitiamo a firmare e a far firmare questa proposta di legge, sostenendo in questo modo la campagna contro la guerra, per il disarmo e la pace.

Comitato Pace, Disarmo e Smilitarizzazione del Territorio

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