C’è Capodichino tra le sedi che potrebbero ospitare il nuovo comando generale per le operazioni militari

A Napoli le truppe Usa per l’Africa

In città i generali e i battaglioni. I marines dovrebbero essere alloggiati a Vicenza
3 dicembre 2008 - Paolo Barbuto
Fonte: Il Mattino

Oggi il ministro degli Esteri, Franco Frattini e l’ambasciatore americano a Roma, Ronald Spogli, in una conferenza stampa annunceranno il trasferimento a Napoli del comando Africom. Si tratta di una forza statunitense creata lo scorso ottobre e destinata a compiere operazioni militari in Africa. Nel progetto di trasferimento in Italia, è coinvolta anche la base Usa di Vicenza. Ieri sera a Bruxelles, il ministro Frattini ha accennato che «ci sono quattro componenti di Africom, di cui due saranno ospitate in Italia, una a Vicenza e l'altra a Napoli», e ha rinviato alla conferenza stampa di oggi per maggiori particolari. Del possibile arrivo di Africom a Napoli si parlava fin dal giorno della creazione della nuova struttura che è recentissimo. Solo lo scorso primo ottobre a Stoccarda, infatti, sono partite ufficialmente le operazioni del comando che gestisce le operazioni delle forze terrestri, aeree e navali degli Stati Uniti nel continente africano. E la base delle operazioni di Africom sembrava destinata a rimanere in Germania. Proprio ieri il segretario della difesa degli Stati uniti, Robert Gates, ha diramato una nota alla stampa in cui precisa che «una decisione sulla sede definitiva del comando Africom, sarà presa solo nel 2012. Per il momento il quartier generale del comando resterà a Stoccarda». Anche perché sembra che il neo presidente Obama voglia assolutamente una sede del comando proprio in Africa. Per il progetto militare, il congresso Usa ha stanziato un budget iniziale di 226 milioni di dollari ed ha anche creato una sezione speciale del corpo dei marines, il «Marforaf» (marines for Africa). Se, dunque, le dichiarazioni del segretario della difesa Usa rappresentano la verità, il comando Africom dovrebbe rimanere in Germania, e Napoli potrebbe diventare esclusivamente una base logistica, prevedibilmente per le operazioni navali. Del resto proprio il comandante in capo delle forze navali in Europa, che risiede a Capodichino, ha già avuto anche la nomina a responsabile delle operazioni navali per Africom. Potrebbe, dunque, non cambiare molto sul piano della presenza sul territorio dei militari mentre, se Napoli fosse trasformata in snodo logistico navale, aumenterebbe in maniera considerevole l’afflusso di imbarcazioni militari americane in rada. Portaerei, corazzate e sommergibili potrebbero essere divise fra Napoli e Gaeta. Con la conseguenza che i nostri mari sarebbero nuovamente invasi da navi a stelle e strisce e con il prevedibile aumento dei rischi per la città come obiettivo di potenziali attacchi.

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