COMUNICATO STAMPA DEL 19.07.2012

IL PESO DELL’AIUTO ITALIANO ALL’AFGHANISTAN È DI 500 LIBBRE A BOMBA...!

19 luglio 2012 - Comitato Pace e Disarmo

Il Comitato Pace, Disarmo e Smilitarizzazione del Territorio – Campania esprime la propria indignazione per la violazione da parte del governo italiano del principio del “ripudio della guerra”, sancito dall’art. 11 della Costituzione. La tracotanza militarista, già palese quando  nello scorso gennaio il Ministro-Ammiraglio Di Paola ebbe a dichiarare in Parlamento che “noi abbiamo il dovere oltre che il diritto di difendere i nostri militari, i nostri amici afgani e i nostri alleati“  ha trovato purtroppo una tragica conferma nelle rivelazioni di questi giorni. Gli italiani hanno infatti appreso che, da allora, in spregio alla Costituzione, i 4 caccia del 51° Stormo dell’Aeronautica italiana hanno più volte sganciato bombe su quell’Afghanistan di cui, per altro, ci dichiariamo strenui difensori ed alleati.

La notizia, riportata una settimana fa dal quotidiano di Confindustria, che gli Amx italiani hanno bombardato ripetutamente la provincia di Farah, utilizzando bombe a guida laser da 500 libbre, incredibilmente, non ha suscitato alcuna polemica né presa di posizione ufficiale, neanche dal Presidente della Repubblica, garante istituzionale della Costituzione, a parte un’interrogazione in Commissione Difesa e qualche imbarazzata reazione dei diretti interessati.

 Altro che voli di ‘ricognizione e sorveglianza’, com’era stato sostenuto ufficialmente! Mentre il paese è costretto a subire drammatici tagli alla spesa sanitaria, all’istruzione già così penalizzata, alla spesa sociale in genere, pur di fronte al dilagare della piaga della disoccupazione, le spese militari dello Stato italiano, che per Costituzione “ripudia la guerra”, sono stratosferiche, volte all’acquisizione di armi e strumenti bellici sofisticatissimi. E questi strumenti sono impiegati in tutt’altro che nella “sicurezza nazionale”. Infatti, dalla fine di gennaio - per ammissione dello stesso generale Chiapperini, Comandante della missione in Afghanistan – sono iniziati i bombardamenti degli AMX italiani, intensificati nel mese di Giugno nell’ambito della c.d. “Operazione Shrimp-Net”, compiendo quindi atti di guerra aperta senza aver subito alcun attacco e senza alcuna preventiva autorizzazione del Parlamento. E’ un fatto gravissimo, che mina le basi stesse dello Stato democratico nato dall’ esperienza tragica della Seconda Guerra Mondiale. Di fronte alla mancanza di un indirizzo politico di severa difesa del principio costituzionale espresso dall’Art.11 ed alla critica congiuntura economica, la nostra stessa economia va spaventosamente verso un’incidenza sempre più significativa dell’industria bellica, a cui rischia di legarsi a doppia mandata, mentre altre industrie hanno scelto di lasciare l’Italia o chiudono e non risulta evidente la scelta politicadi una prospettiva chiara.

Le servitù militari di ampia parte del territorio nazionale e della stessa Campania, già strumento nelle recenti guerre di aggressione a cui l’Italia ha partecipato con compiti che venivano detti “di pace”, rischiano in questi giorni di servire ad una nuova ingerenza bellica nei paesi del Vicino Oriente. Stiamo precipitando verso nuove catastrofi ed ulteriori drammatiche ingiustizie. Mai come oggi il dettato costituzionale dovrebbe essere uno strumento per dirimere questioni ed effettuare scelte.

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