Sulla chiusura del Comando NATO di Bagnoli

Il Comitato esprime soddisfazione per un evento davvero storico che riguarda la Città di Napoli. Dopo ben 59 anni di ‘occupazione’ militare di una struttura realizzata per assistere l’infanzia abbandonata ed a rischio, finalmente la NATO lascia Bagnoli.
4 dicembre 2012 - Comitato Pace e Disarmo

LUNEDÌ 3 DICEMBRE IL COMITATO PACE DISARMO E SMLITARIZZAZIONE DEL TERRITORIO - CAMPANIA ha partecipato con un proprio striscione alla manifestazione organizzata da varie realtà pacifiste e contro la guerra in occasione della chiusura, dopo 59 anni, del Comando NATO di Bagnoli (Napoli).

Il Comitato esprime soddisfazione per un evento davvero storico che riguarda la Città di Napoli. Dopo ben 59 anni di ‘occupazione’ militare di una struttura realizzata per assistere l’infanzia abbandonata ed a rischio, finalmente la NATO lascia Bagnoli. Nel suo comunicato stampa, il Joint Force Command Naples (già AFSouth) parla di “quasi sei decenni di onorato servizio”, ma la realtà è ben altra.

Per circa sessant’anni un pezzo importante della nostra città è stato sottratto agli abitanti per farne una delle due più importanti direzioni strategiche dell’intero scacchiere sud-europeo ed africano. Nella Napoli dichiarata “città di Pace”, quindi, hanno trovato la loro sede le più micidiali macchine belliche mondiali (il Comando US Navy di Capodichino e quello NATO di Bagnoli), direzioni e basi operative per operazioni di guerra e cardine fondamentale di un’Alleanza sempre più aggressiva.

Il Comitato Pace e Disarmo si unisce a tutti i Napoletani che si oppongono alla militarizzazione e nuclearizzazione del territorio ed alla follia guerrafondaia che ne mettono a serio rischio la pace e la sicurezza. Festeggia quindi la ‘liberazione’ di Napoli dalla opprimente “protezione” dell’Alleanza Atlantica ma, allo stesso tempo, denuncia lo sconcertante e complice silenzio della politica e dell’opinione pubblica sull’ancor più assurda e pericolosa occupazione militare dell’area di Lago Patria, dove a breve si aprirà il nuovo, megagalattico, Quartier generale della NATO.

Il Comitato, peraltro, ha già espresso pubblicamente la propria contrarietà a questo nuovo insediamento, denunciandone i rischi ambientali, per la salute e sicurezza e per la pace. Continuerà perciò ad operare affinché i cittadini siano informati di ciò e non debbano subire anche questa nuova minaccia, che si aggiunge al controllo del territorio da parte della criminalità organizzata ed ad uno dei più alti tassi d’inquinamento (del suolo, dell’acqua e dell’aria) di un’area di notevole pregio ambientale.

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