Nato, addio alla città Chiude la base di Nisida

Ammainata la bandiera
28 marzo 2013 - Giulia Fucci
Fonte: Il Denaro

Dopo oltre quarant`anni il comando marittimo alleato lascia Nisida. l`isolotto ai piedi della collina di Posillipo, e saluta Napoli. È stata ammainata la bandiera della Nato nel corso della cerimonia di disattivazione del comando, tenuta ¡eri mattina nella base che dal 1971 ospitava il quartler generale alleato interforze, le cui responsabilità saranno trasferite nel nuovo Comando unico marittimo di Northwood, nel Regno Unito.
La disattivazione del comando di Nisida segue di qualche mese quella della tradizionale base Nato di Bagnoli, trasferitasi nella nuova struttura di Lago Patria, nel comune di Giugliano. Il tutto rientra nel progetto di ristrutturazione della Nato, che ha comportato tagli alle basi e al personale del comando integrato, da 13mila a circa 8.800 uomini. Dal punto di vista operativo, con l`abbandono di Nisida cambierà poco. Per l`ammiraglio di squadra Rinaido Veri, a capo del Comando marittimo alleato di Napoli "la vera perdita è sul piano umano". "Tutti gli ufficiali e sottoufflciali stranieri - dice - hanno avuto un rapporto splendido con la citta di Napoli e si sono sentiti sempre a casa. Nessuno, tra chi ha prestato servizio a Nisida, dimenticherà mai il contesto unico offerto da questa meravigliosa Isola, il Mediterraneo che batte sulle coste di Napoli". Dalla base di Nisida sono state condotte operazioni tra le più importanti della storia della Nato: la più recente è l`operazione "Unified protector" in Libia, per la quale si è occupato delle operazioni marittime. "Da non dimenticare - sottolinea l`ammiraglio - quella che considero la grande silente, ¡n piedi da dieci anni: l`operazione Active endeavour", nata all`indomani dell`11 settembre per prevenire il traffico di armi nel Mediterraneo. Un tributo all`ospitalità di Napoli è arrivato anche dall`ammiraglio Bruce W. Clingan, statunitense, a capo del Comando interforze alleato di Napoli: "Il calore con il quale siamo stati accolti nel 1971 - ricorda - non è mai cambiato nel corso degli anni. Siamo grati alla città e alla Campania". Sentimenti ricambiati dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris, presente alla cerimonia, e dall`assessore regionale Guido Trombetti, presente in rappresentanza della Regione Campania.

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