Comunicato stampa

L'Italia in guerra

Di fronte alla svolta bellicista di questo governo manifestiamo totale contrarietà ed obiezione ad ogni ipotesi di intervento militare
7 febbraio 2024 - Comitato Pace e Disarmo

Da alcune settimane l’Italia partecipa, con la fregata Fasan della Marina Militare, alla missione Prosperity Guardian, guidata dal governo statunitense per garantire il transito commerciale nel Mar Rosso, ostacolato dagli Houthi che contestano il massacro dei civili palestinesi su Gaza ad opera di Israele.

Negli scorsi giorni la coalizione statunitense ha effettuato un’azione bellica con vari bombardamenti che hanno colpito anche civili inermi, dai quali l’Italia si è opportunamente defilata perché a detta del Ministro Tajani «non possiamo mettere in atto azioni di guerra senza un dibattito in parlamento».

Quello che il Ministro sembra dimenticare è che anche una risoluzione parlamentare non potrebbe porsi in contrasto con l’art. 11 della nostra Costituzione che non consente la nostra entrata in guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, risultando per di più incompatibile con la perversa dottrina statunitense della c.d. “legittima difesa preventiva

In tale contesto assai critico, perché concretissimo e prossimo è il rischio di una “escalation” bellica, i governi europei stanno mettendo in piedi una ennesima operazione per la sicurezza nel mar Rosso e nel golfo di Aden, denominata Aspides, con l’obiettivo di pattugliare l’area secondo una modalità che dovrebbe essere difensiva” ma “non solo di accompagnamento”.
La decisione finale verrà presa il 19 febbraio.

All’Italia, dichiara orgoglioso il Ministro Crosetto, spetterà il «comando tattico». Secondo il Ministro la natura difensiva della presenza di navi militari italiane nel mar Rosso potrebbe esplicarsi non solo rispondendo a eventuali attacchi, ma perfino “anticipandoli”. Crosetto inoltre si aspetta che cambi anche il ruolo delle nostre forze armate, per formare una “riserva militare” costituita da volontari che affianchino le forze regolari.

Siamo come si intuisce di fronte a un’innegabile svolta di indirizzo politico, con lo spudorato e progressivo sdoganamento dell’ideologia militarista e bellicista che caratterizza questo governo iper-atlantista, succube delle decisioni della NATO e degli interessi della lobby militar-industriale di cui il nostro Ministro della Difesa è degno rappresentante.

Pertanto lanciamo un appello a prendere coscienza della situazione, laddove la folle e cinica svolta bellicista di questo governo ci sta conducendo, in violazione dei principi costituzionali della nostra Repubblica, verso una guerra che nessun cittadino desidera.

Invitiamo dunque tutti a manifestare totale contrarietà ed obiezione ad ogni ipotesi di intervento bellico, che comporterà ulteriori spese militari e nuovi reclutamenti di personale militare, usando perfino gli strumenti scolastici per plasmare culturalmente e mentalmente le nuove leve da impiegare nei prossimi conflitti.

Comitato Pace, Disarmo e Smilitarizzazione del Territorio - Campania
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