Appello alla manifestazione antirazzista del 11 luglio a Napoli

10 luglio 2008 - Rete Antirazzista Campana

La schedatura etnica di migliaia di cittadini rom, a partire dai ragazzi minorenni, costituisce l'esordio (proprio a Napoli!) delle misure odiose contenute nel cosiddetto 'pacchetto sicurezza' proposto dal governo Berlusconi. All'approvazione del parlamento in questi giorni, si tratta di una serie di norme propagandistiche e razziste che peggioreranno gravemente la situazione di migranti, rom e rifugiati nel nostro paese. In considerazione della legislazione già pesantemente discriminatoria ereditata dai precedenti governi, si rischia ora il consolidamento di vere e proprie forme di 'apartheid sociale'.
Viene costituito infatti il 'reato di immigrazione clandestina' che criminalizza 'tout court' gli immigrati irregolari, si prolunga la detenzione dei migranti nei cpt fino a 18 mesi (!), si sancisce un incostituzionale aggravio di pena a parità di reato se a commetterlo è un immigrato senza permesso di soggiorno. E ancora vengono eliminate le poche garanzie per i richiedenti asilo, irrigiditi i requisiti per i ricongiungimenti familiari, mentre si minaccia il sequestro dell'immobile per chi fitta un appartamento ad immigrati irregolari, con il prevedibile effetto di un'ulteriore impennata degli affitti in nero.
Fino alla costituzione di un 'Commissario per l'emergenza rom' a Napoli, Roma e Milano, che ci riporta a un linguaggio e pratiche da ventennio fascista. Con lunghe fila di uomini, donne e giovanissimi che devono rilasciare le proprie impronte digitali esclusivamente in base alla loro 'appartenenza etnica e sociale'. Particolarmente simbolico che questo proveddimento esordisca proprio a Napoli, città che ha già vissuto in questi mesi drammatiche forme di pogrom nel quartiere Ponticelli, in cui un mix di contraddizioni sociali, mancanza di politiche di accoglienza, interessi speculativi e psicosi mediatiche ha fatto dei cittadini rom il proprio capro espiatorio.
E' questa la radiografia di un paese in cui la 'macchina della paura' corre a tutta velocità, moltiplicatrice di fortune politiche a basso costo, continuamente impegnata a costruire 'nuovi mostri' nel vile tentativo di occultare le vere ragioni dell'insicurezza sociale: l'aumento della precarietà e del carovita, il disorientamento per un modello di globalizzazione senza diritti, la progressiva disintegrazione dei sistemi di tutela verso i più deboli.
Ma una democrazia in cui milioni di migranti, rom e rifugiati, che vivono e lavorano in questo paese, sono esclusi dai diritti di cittadinanza, spesso sfruttati o calpestati nella propria dignità, è una democrazia che tende a vuotarsi della propria sostanza e rischia di diventare un guscio vuoto per pulsioni reazionarie e populiste.
Sono in gioco valori di libertà e di uguaglianza che ci riguardano tutti e tutte! Per questo facciamo appello ai cittadini, alle associazioni, alle comunità dei migranti, al mondo del lavoro, ai movimenti che non vogliono subire il piano inclinato della guerra tra poveri, ma costruire un futuro di diritti e dignità per tutti. Nella settimana tra il 5 e il 12 luglio in tutta Italia si stanno costruendo mobilitazioni contro le norme discriminatorie, per i diritti di cittadinanza e la regolarizzazione di centinaia di migliaia di persone costrette ormai da anni al ricatto della clandestinità. Un primo passo verso forme di mobilitazione nazionale e magari la costruzione di uno sciopero sociale che aiuti il nostro paese a invertire la rotta.
A Napoli ci mobiliteremo venerdì 11 luglio con una manifestazione che partirà alle ore 17.00 da piazza Garibaldi.
Chiediamo a tutti e a tutte di partecipare e diffondere la mobilitazione, di spiegarne le ragioni e l'urgenza anche in questo caldo mese di luglio in cui per l'ennesima volta il mondo globalizzato assiste alla tragedia di donne e uomini che affogano mentre attraversano il mare su autentiche zattere... E' il tempo di schierarsi!

Rete Antirazzista Campana

 

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