Rassegna Stampa
- "Città di pace"
Siria, sottomarino nucleare Usa a Napoli. De Magistris polemico
Il sindaco partenopeo: il 23 settembre 2015 è stata approvata, su mia iniziativa, la delibera n.609 con la quale è stata dichiarata 'area denuclearizzata' il porto di Napoli. La Capitaneria: decisioni su sottomarino non ci competono16 aprile 2018 - redazione Sottomarino nucleare Usa a Napoli: tornava dalla Siria, ira De Magistris
16 aprile 2018 - redazioneSiria, abbiamo già scelto da che parte stare. Ma la verità non la conosciamo
14 aprile 2018 - Tiziana CiavardiniSigonella e Aviano, le basi italiane da cui decollano gli aerei americani
Un appoggio agli Usa, in caso di attacco militare alla Siria, potrebbe arrivare anche dalle basi americane in Italia.14 aprile 2018 - Chiara GianniniSiria, le 6 basi militari Usa in Italia
13 aprile 2018 - redazioneL’Hub Nato che spia il Sud
Taglio del nastro il 5 settembre a Lago Patria (Napoli), dove ha sede il Comando della forza congiunta Nato (Jfc Naples): nel suo quartier generale (85.000 metri quadri, con un personale di 2500 militari e civili in aumento) viene inaugurato l’«Hub di direzione strategica Nato per il Sud» (Nsd-S Hub).5 settembre 2017 - Manlio DinucciNasce l'hub della Nato contro crisi e terrore
Martedì a Lago Patria taglio del nastro del nuovo centro: ecco ruoli e competenze3 settembre 2017 - Giovanni Marino- Napoli
In corteo contro Trident Juncture
La gigantesca esercitazione militare Nato andrà avanti fino al 6 novembre. Nel capoluogo campano è insediato uno dei due comandi25 ottobre 2015 - Adriana Pollice Pronto il primo F-35. Don Sacco: «Celebrazione di morte»
Si è concluso l’assemblaggio del primo cacciabombardiere prodotto a Cameri. Qualcuno l’ha definito un momento storico. Il coordinatore nazionale di Pax Christi è di ben altro avviso: «Vergogniamoci di queste “cerimonie” di morte: “beatificano” armamenti che, celebrati con orgoglio ed emozione, altro non sono che strumenti di morte».19 maggio 2015 - Lorenzo Montanaro- L’ARTE DELLA GUERRA
Chi è alla testa del corteo
Due milioni di persone, dopo gli attentati terroristici, hanno attraversato in corteo Parigi, facendone (nelle parole del presidente Hollande) la «capitale della libertà» nel mondo. In effetti il sentimento prevalente, che ha fatto mobilitare tante persone di diverse nazionalità, era quello di rivendicare la libertà dall’odio, dalla violenza terroristica, dalla guerra. Ma alla testa del corteo c’erano proprio alcuni dei principali responsabili delle politiche che hanno portato a tutto questo.13 gennaio 2015 - Manlio Dinucci
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